venerdì 30 maggio 2014

Overtraining

Correre è bello!! Confessiamo però che ci sono periodi in cui proprio non ci va.
La sveglia che suona per ricordarci che dovremmo uscire, noi che invece vorremmo scagliarla al muro alla velocità del suono.
Ci sono giorni che... di correre proprio non ci va.
Subentrano però altri fattori che ci spingono ad alzarci, indossare la nostra tenuta da runner (vestizione!!) e poi inforcare la porta di casa e scoprire come il mondo all'esterno sia cambiato. Ci appelliamo al senso del dovere, della disciplina, alla tabella da seguire come la parola del Signore. Insomma, capita di andare a correre per motivi che nulla hanno a che vedere con la passione. L'unica cosa certa è... che certe volte ci sono giorni che... di correre proprio non ci va.
Perché??! Eppure fino a qualche giorno prima, il sole si muoveva sulla sua eclittica, solo per scandire i ritmi del nostro allenamento.
Forse siamo vittime dell'Overtraining???! Potrebbe essere.
L'overtraining, facilmente intuibile, è una sindrome da carico di lavoro eccessivo che la passione, quindi la mente, non è più in grado di sostenere, bisogna fermarsi e integrare l'allenamento con almeno uno o due giorni di riposo assoluto a settimana. 
Come caricate la batteria del vostro cellulare, di tanto in tanto, ricaricate anche le vostre pile biologiche. Fermarsi un po' per ripartire di slancio. 
Il sovraccarico di lavoro porta con sè uno stato di stress psicofisico che non bisogna sottovalutare, può portare addirittura alla staleness syndrome (rifiuto ad allenarsi), con conseguente peggioramento delle prestazioni atletiche e del benessere fisico, un runner in overttraining è più soggetto ad infortunarsi rispetto ad un'atleta riposato. 
Più di un corridore su due, nell'arco della sua carriera (agonistica e non) viene colpito dalla staleness syndrome.
Come accorgersi se siamo in stato di overtraining?! Semplice... le prime sensazoni sono spesso le più corrette.
Se per un periodo medio lungo vi accorgete che le vostre prestazioni sono irrimediabilmente peggiorate, se siete soggetti a dolori muscolari associati a sensazioni di affaticamento, se vivete uno di depressione sportiva, sia psicologica che fisica, se avete disturbi del sonno e improvvisa perdita di peso, se avete la frequenza cardiaca più alta del solito...beh potreste essere in sovraccarico di lavoro. 
Per appurare con certezza il nostro momento di defaillance, è inoltre possibile effettuare delle semplici analisi cliniche e constatare livelli di testosterone ed ematocrito bassi, emoglobina ai minimi storici e cortisolo in eccesso. Il passo successivo sarà quello di rivolgersi ad un medico e riposare. 
Fortunatamente, per noi amatori della corsa, il problema ricade principalmente sugli atleti professionisti soggetti a carichi di lavoro decisamente diversi dai nostri, visto che ogni tanto anche noi ci spingiamo oltre, è giusto saper riconoscere certi campanelli d'allarme. 
Nel frattempo, io, mi vado a riposare... 


Tutti al mare... tutti al mare...

 
L'overtraining

1 commento:

  1. più che giusto, bisogna ascoltarsi,ascoltare le proprie sensazioni ,il proprio corpo

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