Villa Pamphilj |
Come sempre la primavera porta con se futuri runners o aspiranti tali, persone che magari con la scusa di perdere qualche chilo di troppo decidono di sperimentare, di provare questa nuova follia dilagante. L'estate in fondo è alle porte e quindi non bisogna dare la soddisfazione al vicino di ombrellone di poter spettegolare sui nostri chili di troppo. Le motivazioni contano poco, siamo stati tutti dall'altra parte, tutti abbiamo "cominciato" un giorno, guardando questi extraterrestri sfrecciarci accanto, mentre noi infagottati in tute improponibili compievamo i nostri primi passi. Io, dei miei primi passi, ho un ricordo vivido, soprattutto della temperatura. Ricordo il caldo e la sensazione di calore dentro di me scaturita da quella prima uscita. Pensando a quel giorno trovo molta ammirazione per chi decide di provare, di mettersi in gioco pensando magari di essere ridicolo, ma fregandosene comunque altamente del giudizio degli altri. Il consiglio che mi viene da dare dall'alto della mia inesperienza è sempre quello di cominciare a piccole dosi. La corsa va degustata, come il vino, a piccoli sorsi. Uno step alla volta. Se si beve un'intera bottiglia di vino, anche se buono, si rischia comunque di ubriacarsi e di non goderne a pieno i piaceri del sapore.
La corsa è uguale. Se pensiamo di alzarci dal divano e "affogare" in una sola volta nella fatica di correre, rischieremmo fortemente di non uscire più di casa. Avremmo sentore di tappo e rimarremmo molto delusi. Ai neofiti quindi consiglierei pochi sorsi di corsa, accompagnando il bicchiere con qualche camminata godendo del bouquet che ci circonda, in fondo è primavera. Alla salute!!
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