"Corri! Forrest, corri!"
Forrest
Gump (1994)
"
Io credo che Dio mi abbia creato con uno scopo, ma mi ha anche creato
veloce. E quando corro io sento il Suo piacere"
Momenti
di gloria (1981)
Il
cinema e la corsa… che non vuole affatto dire solamente i film
sulla corsa, anche se ce ne sono tanti anche di quelli; qui sto
parlando di un po’ tutto il cinema che io, per un motivo o per
l’altro, lego al correre, sia quando soffro che quando taglio
esaltata il traguardo. Sarà per questo che, abbia o no le cuffie
nelle orecchie, a farmi da colonna sonora spesso ci sono musiche di
film. Musiche che ti fanno meditare in quei chilometri intermedi
quando il problema maggiore non è magari la fatica ma la noia,
musiche da “sveglia” che ti danno la carica nei primi chilometri
quando c’è da convincere fiato e gambe a fare la loro parte,
musiche da sprint, per affrontare aggressivi quegli ultimi metri (e
per questo, non c’è niente da fare, non c’è nulla di meglio di
Bruce Springsteen!).
Nelle
mie memorie cine-runneriste ha un posto speciale "Momenti di
gloria": sarà perché per motivi anagrafici l'ho visto quando
ero ancora bambina e impressionabile, sarà perché quella colonna
sonora in effetti ti fa sentire come se potessi davvero volare...
È
vero, è una storia di velocisti, teste e gambe che si giocano tutto
su poche centinaia di metri e in manciate di secondi o a massimo
pochi minuti, ma la corsa sulla spiaggia con cui inizia il film, le
facce giovani ed entusiaste dei diversi atleti per me raccontano
dell'esaltazione e della determinazione di chiunque corra... e quella
musica di Vangelis, che, lo ammetto, forse funziona meglio su un bel
ralenti cinematografico che per affrontare una salita, resta “la
colonna sonora” del corridore:
Sarà
un caso, però, che il film più famoso che porta nel titolo la
nostra specialità più ambiziosa, Il
maratoneta, non sia
esattamente un film di sport ma in realtà un thriller la cui
sequenza più famosa prevede un ex criminale nazista che amministra
torture odontoiatriche all’aspirante maratoneta newyorkese?
Non
ci stupiamo poi che Dustin Hoffman metta il turbo senza bisogno di
integratori quando si trova un paio di agenti segreti “deviati”
che lo inseguono di notte. E pazienza che invece che senza scarpe
come il suo mito Abebe Bikila, si ritrovi in accappatoio e poi in
mutande… un allenamento premaratona che non consiglierei a nessuno…
Prima
di tutte queste traversie, comunque, lo troviamo alle prese con gli
inconvenienti tipici dell’allenamento: pozze, cani e il solito
runner alleatissimo che ti fa nascere un potente complesso di
inferiorità…
Più
probabilmente, chi ci vede sgambettare con ogni tempo, specie se
all'alba della domenica o gridando come pazzi dietro un gonfalone
verde alla vigilia di Capodanno, pensa piuttosto a Forrest Gump e ci
prende per matti sul serio (ma poi magari come con Forrest Gump alla
fine ci viene dietro e tra un anno si sgola più degli altri).
Che i maratoneti
abbiano qualcosa di strano e pericoloso lo pensano comunque in tanti;
lasciando perdere le serie televisive dove fare running significa
nove volte su dieci o trovare un cadavere o diventarlo per mano di un
maniaco, il film di corsa più strano in cui mi sono imbattuta, l’ho
visto qualche anno fa al Festival di Berlino ed è, udite udite,
ispirato ad una storia vera, quella di un maratoneta rapinatore (o
rapinatore maratoneta, vedete voi quello che preferite). Le due
attività hanno evidentemente delle affinità, anche se non è
probabilmente il caso che cerchiamo di scoprirle di persona.
A ben vedere la
scena perfetta che tutti quanti noi ci immaginiamo per coronare la
nostra carriera di runner nemmeno viene, per l’appunto da un film
sulla corsa, e magari assomiglia un po’ a questa:
Non poteva
mancare in questo mio elenco, uno spazio per il “vietato ai
minori”, non nel senso che citerò un porno sulla corsa (anche se
sono sicura che esiste), ma perché una delle più belle scene
notturne di corsa è forse una delle poche per l’appunto non
vietate di un film di un paio di anni fa, Shame, che per il
resto vede il protagonista dedicarsi ad altre attività, diciamo,
ginniche. Questo, invece, è uno splendido piano sequenza tutto
dedicato alla corsa, uno dei pochi, puntualizziamo per chi si
preoccupasse del contenuto di questo post, in cui il protagonista è
completamente vestito:
Come
dicevo all’inizio il cinema è pieno di gente che corre, per
diletto, per competizione, per salvarsi la vita (vedi Jason Bourne…),
corrono pure i supereroi come Superman (ma di quello non teniamo
conto perché risulterebbe squalificato a qualunque competizione), e
c’è solo l’imbarazzo della scelta…
Ma
per concludere tornerò al punto di partenza, e ad una perla di
saggezza tratta da Momenti di gloria, molto utile per i momenti di
sconforto di fronte a un infortunio che non ti aspettavi, alla rabbia
o alla tristezza (vedi me alla Roma-Ostia) per una gara che non è
andata come speravi o ti illudevi. È allora che ti ritornano in
mente delle frasi che in un modo o nell’altro sembrano scritte
proprio per te, anche se le dicono a un olimpionico inglese del 1924:
"Se
non posso vincere non correrò". " Se non correrai, non
potrai vincere".
To
be continued…
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