lunedì 7 aprile 2014

Saluti e Ritorni

Sole! Dopo tanti mesi rieccolo splendere sull'asfalto, fastidioso in certi tratti. Gradevole l'ombra che palpeggia i pini allineati al centro della strada. Siamo in tanti, sensazione di forte calore già dalla partenza. Pelle bianca. 
La mia giornata di sport comincia nel peggiore dei modi, mi sveglio in totale assenza di carica agonistica, immagino una sdraia e un ombrellone con la mia "carcassa" ormeggiata sopra a godersi il vento e il mare. Provo anche a chiedere il permesso per non gareggiare, ma il mio tecnico mi sprona dicendomi "preparami il cappuccino e poi vai...", senza appello!! Esco di casa in tuta sociale e con lo zaino sulle spalle. Mario è già sotto casa ad aspettarmi con il motore accesso, scena da film gangster. Pochi minuti e prendiamo a bordo anche Luca, direzione Granai. Entriamo nella "buca" dove ci sono i vari gazebo e vedo tutte le persone che come formiche colorate riempiono questo grande formicaio. Le bandiere ramarre sventolano alte. Il verde dei nostri colori spicca evidente sugli altri. Soliti saluti, soliti convenevoli. Mi fa sempre piacere vedere i Ramarri, gente allegra. Facce incuriosite e un po' spaesate quelle dei nuovi iscritti. Mi aggrego con i Sammy's, prendo i miei soliti quattro o cinque goliardici "cazziatoni" e cominciamo a prepararci. Durante il riscaldamento, su e giù per le strade del quartiere, provo a trovare dentro di me un minimo di voglia di gareggiare, ma non c'è niente da fare, di correre mi va, ma di andare forte proprio no. La maratona ha preso la residenza sulle mie gambe e sembra non volersene andare. Sono stanco. Luca mi propone di viaggiare a 5' a km, mi sembra buona come velocità di crociera e accetto subito, andrei anche più piano. In attesa di partire la grande novità è proprio lui, il sole. Partiamo decisamente lontani dall'arco dello sponsor, sembriamo un treno a vapore che fatica a mettersi in moto, ci manca solo il comignolo e il fumo. Come da programma siamo alla velocità stabilita, salutiamo Anita e Camila e prendiamo il largo. Sapere che Anita ha ripreso a correre mi ha reso felice. Il resto della gara è un susseguirsi di saluti ai compagni di gara e agli amici. Per la prima volta mi sento un corpo estraneo a tutto questo. Alla fine chiudo in 47 minuti abbondanti che non sanno ne di carne e ne di pesce, ma che tutto sommato mi regalano belle sensazioni. Sono decisamente stanco e mentalmente scarico, la voglia di correre c'è ancora, magari a ritmi diversi.
Per le gare ci sarà tempo, per un po' ho voglia di tornare alle origini. Niente sport.... solo giochi.

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