mercoledì 9 aprile 2014

"Ai Granai" di Annalisa Gabriele

Giovani Presidenti crescono
Domenica saggiamo la primavera. La fatica, lo sforzo, i saliscendi impastati con la prima vera calura della stagione. E se i continui grigiori e gli acquazzoni dei giorni passati incupivano un po’ il nostro umore, domenica il sole ha allietato la nostra corsa e inzuppato le nostre canotte. Così che subito dopo tagliato il traguardo e visti i tempi il confronto è immediato. Certo che a Ciampino è andata meglio..... Ma no! Ciampino è più corta e poi oggi il caldo, le salite... Così che per fare più o meno lo stesso tempo di una settimana fa si è faticato molto di più. Non so se questo sia la realtà o se sia solo la nostra percezione. Se l'ultima fatica è sempre quella più grande. Se il ricordo più nitido scaccia inevitabilmente quello più vecchio. Eppure ci sono ricordi difficili da dimenticare. Sensazioni, emozioni che ci segnano e ci cambiano questo non ha niente a che vedere con la nostra prestazione ma come noi viviamo il momento e il significato che quel gesto, quel sorriso, quell'ultimo passo prima del traguardo assume per noi in quel preciso istante. Il segreto e la ricchezza per godere a pieno di ogni esperienza è riuscire a cogliere sempre quella parte bella e significativa di ogni nostro sforzo. Dare un peso e un'importanza a ciò che facciamo caricandolo di gioia e allegria. Anche una semplice domenica mattina di fronte ad un centro commerciale può divenire un ricordo da conservare. Una bella mattinata che vale la pena di essere goduto. Così come hanno cercato di fare le quasi 2000 persone che hanno partecipato alla Granai Run e i tantissimi bambini protagonisti ed emuli dei loro genitori. Sarà scoccata la scintilla in alcuni di quei giovani cuori? In quei brevissimi ma al contempo infiniti 100m avranno assaporato  il sapore forte della loro energia? L'emozione di mettersi in gioco in prima persona senza delegare missioni ed imprese ad eroi virtuali? Sono sicura di si. Si vede in quei piccoli pugni stretti nella determinazione di arrivare, nel bagliore degli occhi e  nei sorrisi trionfanti di molti di loro. Sarà un ricordo anche questo. Importante e bello che conserveranno e chissà che tra qualche anno, frementi ed emozionati sulla linea di partenza di questa gara non ci siano proprio loro. A dare un senso particolare a quel momento perché proprio lì, anni prima, in una bella mattina di primavera con il sole e il caldo, hanno iniziato a correre. Hanno capito che amavano farlo e non si sono fermati più. 

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