Avevo appena posato sul bancone
del locale il boccale di vetro. Fredda al punto giusto e con la giusta quantità
di schiuma e mentre guardavo la spuma crollare sul fianco del bicchiere opaco
per il gelo della "bionda", sento alle mie spalle la voce acuta e nasale
di Cesare, 5 anni. "Papà oggi io e Giulia ci siamo baciati". Mi giro lentamente e lo vedo seduto su
di una sedia in legno e vimini, tra due tavoli coperti da tovaglie gialle. Non
mi guarda è intento a giocarellare con una sorta di bruco gelatinoso comprato
in edicola. Siamo soli, io e lui, aspettiamo le pizze da portare via. Senza
alzare lo sguardo aggiusta la mira e come a giustificarsi mi dice "sulla
guancia però...". Mi guarda e mi sorride. Mi vedo in lui e gli domando se
è innamorato, mi risponde di si. Gli chiedo se ama la voce di questa bimba e le
sue guance e se gli batte il cuore quando la vede. Spostando lo sguardo da
un'altra parte e con un sorriso che gli esplode in viso mi spara un altro
"si" deciso. Da lì ci siamo messi a parlare di ragazze.
Vera magia.
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