martedì 25 febbraio 2014

Maltodestrine... queste sconosciute

Ho cominciato a prendere maltodestrine in preparazione delle mia prima maratona, quella di Valencia dello scorso novembre, prima di allora non ne avevo mai neanche sentito parlare, per me la corsa non era uno sport, era uno stile di vita, più filosofia che fisica. Poi seguendo il consiglio di corridori più dotati ed esperti di me, ho cominciato a usare le “malto”. Ho capito che sono un ottimo compromesso tra tempi di somministrazione e disponibilità energetica, bombe zuccherine, quello che ancora oggi mi fa storcere il naso sono gli effetti collaterali. Ammetto di aver avuto qualche “problemino” durante alcune uscite, nei famosi lunghi, dove per abituare il mio intestino a queste care amiche ho cominciato ad utilizzarle. Insomma l’effetto lassativo è sempre dietro l’angolo, quindi ho deciso di andare avanti per piccole dosi, anche se devo ammettere che in certe situazioni (vds Maratona) mi attaccherei alle malto in cerca di energia come un ubriaco farebbe con la bottiglia! Pasticche, gel, barrette o ampolle, tutto fa brodo nella ricerca di un aiutino esterno, in fondo possiamo definire questo come una sorta di nostro piccolo doping legale, facendo sempre attenzione ad usarne e non abusarne!

Esempio strategia in maratona

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