Premessa tratta da "Il mio ex faceva l'Ironman" di Cleto La Triplice
Edizioni Del Faro
Questa pubblicazione è dedicata e rivolta esclusivamente
alle compagne, fidanzate o mogli di
tutti i triatleti… o più probabilmente alle loro ex!
Lo scrivente è un triatleta pentito. Ancora praticante,
sia ben chiaro, ma salvo!
Le righe che seguono non saranno di minimo interesse
per i triatleti stessi. Anzi! Se ne sconsiglia vivamente
la lettura a questi onde incorrere nel rischio di capire
che la vita extra-lavorativa dopo i quaranta si possa
comporre anche di giornate vissute senza allenamenti,
di grandi abbuffate, di vizi buoni e di progetti futuri (e
qui mi rendo conto di bestemmiare per loro) che non
contemplano allenamenti o gare!
Scrivere della propria passione è la cosa più naturale
che si possa fare.
Il rischio è quello di essere ridondanti, ripetitivi e
noiosi per chi legge.
Questo timore è concreto e, qualsiasi compagna, moglie,
fidanzata o amico può confermarvelo.
Lo sportivo ultraquarantenne, tranne pochissimi casi
di cui ho la fortuna di far parte, è un maniaco ossessivo
dello sport. Drogato da endorfina, serotonina e ogni
altra sostanza che il nostro cervello rilascia durante gli
sforzi aerobici prolungati.
Fortunatamente ho altre passioni.
Mi piace mangiare.
Mi piace molto mangiare.
Mi piace mangiare molto!
Mi piace anche la birra e il vino e, pur non essendo un
fumatore, l’odore del tabacco mi rilassa.
Ecco questi ultimi elementi vengono banditi da ogni
triatleta ultraquarantenne che si rispetti.
Per farvi capire di chi stiamo parlando, dovete immaginare
che la massima aspirazione per il loro palato è
rappresentata dalla mangiata pre-gara nella quale si
abbonda di pasta in bianco (sti ca**i!); o dalla birretta
che si concedono a gara terminata (sti gran ca**i!).
Stiamo parlando di fanatici, la cui lucidità si è logorata
come le loro cartilagini.
Proverò a descrivere i pericoli in cui si incorre praticando
questo sport.
Proverò a spaventare i neofiti della triplice disciplina,
nella fievole speranza che rimangano vigili e non prendano
brutte pieghe.
Anche se so già che sarà inutile o troppo tardi perché
in questo momento si stanno già allenando per la prossima
gara!
Simpatiche riflessioni, valgono anche per molti podisti :-)
RispondiEliminaVerissimo... e non solo
RispondiEliminaper fortuna queste ossessioni durano poco..poi il corpo si ribella e allora ci si deve fermare. A volte però anche le compagne mogli si ribellano e lì son c*...zi!!
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