lunedì 19 gennaio 2015

Presto che è tardi!!

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Chiamiamola abitudine, chiamiamola fissazione, ma la sera prima della gara, come sempre, mi preparo tutto. Calzoncini, canotta Orange, abbigliamento pesante, abbigliamento leggero, perché non si sa mai quanto possa fare freddo.
Dopo aver ricapitolato tutto, piazzo la sveglia alle 5.50 e me ne vado a dormire. Certo, le ore di sonno saranno poche, ma mi piace fare le cose con calma. 
A  differenza delle altre gare, questa volta, si corre in trasferta, nel viterbese. C'è un momento, durante il sonno, che per un breve istante siamo consci, è un piccolissimo lasso di tempo, dopo il quale, riperdiamo i sensi in preda al sonno. In quel frangente di breve lucidità mi sono detto... "mi sento riposato" e con la tranquillità del giusto, ho guardato la sveglia per vedere che le lancette segnavano le 07.50.... due ore di ritardo!!
Descrivere la scarica di adrenalina che mi ha pervaso dalla testa ai piedi sarebbe impossibile. Dopo essermi catapultato fuori dalla "branda" in pieno infarto del miocardio, mi sono proiettato in cucina alla velocità della luce, e in perfetto stile fantozziano ho cominciato a preparare la colazione mentre infilavo scarpe e pantaloni. Caffè bollente con conseguente lingua felpata, fette biscottate con marmellata ingurgitate tra terzo e primo piano, frutta sbucciata e ingoiata in modalità struzzo direttamente alla pompa di benzina. 
Giunto in tempo sul luogo della gara (quest'anno si parte da Castel Sant'Elia), con somma gioia di tutti i Comuni che ho attraversato durante il percorso e di tutti gli autovelox che mi hanno concesso la loro attenzione, parcheggio a circa 2 km dal gazebo della Podistica. Saluto un vigile (o presunto tale) che con un grugnito ricambia amabilmente, facendomi capire quanta gioia ci sia in lui nel vedermi lì. 
L'appuntamento con i miei amici ormai è saltato da quasi due ore, ma devo per forza trovare Fabrizio che ha ritirato il mio pettorale.... ovviamente il cellulare non da segni di vita. Punto quindi dritto verso il gazebo degli AVP, sono certo di trovarlo lì e così è. Mi cambio, o meglio, mi spoglio, e "sotto" sono già pronto alla gara, raggiungo la zona di partenza e ....... via!!! Si parte! Ho fatto in tempo! Questo è il primo risultato della giornata. 
Nei primi chilometri mi fanno compagnia Fulvio e Claudio, ma nella mente il pensiero più frequente è quello di non essere riuscito a fare le cose con calma, di non aver conosciuto un po' di persone della mia nuova squadra. 
L'andatura è blanda, qualcuno scatta sulla destra, altri cercano strada sulla sinistra. Siamo più di quanto pensassi. Confusione. 
Arrivati a Nepi, la prima serie di salite ci rende la giusta idea di come sarà la gara. Continui saliscendi. Intorno il verde dei campi ci accompagna. Le gare non sono assolutamente tutte uguali. La maratonina dei Tre Comuni per me è davvero bella. 
Intorno al sesto chilometro vedo Mario, più o meno abbiamo lo stesso passo, io non ho velleità di conquista e neanche lui, decidiamo un passo soft e andiamo avanti insieme fino al tanto decantato "muro". 
Quattro parole con Roberto, Francesco e tanti altri ex compagni di squadra. Fino a giungere a ciò che rende tanto famosa questa gara. La salita! 
Uno "strappo" importante. Lunga ripida e piena di silenzio. Nessuno parla. Solo io e Mario... due deficienti! Un tizio in bicicletta, con una carrozzina trainata dietro, con dentro un cane, arranca peggio di noi e sbuffa come una locomotiva a vapore. Scolliniamo brillantemente e lo invito a non mollare perché il più è fatto e davanti a noi e al traguardo ci sono solo quattro km. La nostra andatura è decisamente migliore dei gruppetti che abbiamo davanti, non stiamo tirando, ma teniamo un buon passo. Al 19° da lontano, sotto il suo inconfondibile cappelletto, vedo Paolo tornare indietro e venirci incontro. Lui ha già finito da un pezzo. Ci fa da traino, ma poi "impazzisce" e si mette a tirare come un cavallo imbizzarrito. Decisamente il suo ritmo non ci appartiene, riusciamo a stargli dietro approfittando della sua forza e ne cogliamo i frutti. La nostra azione, rispetto a chi abbiamo davanti, è inarrestabile, superiamo tantissimi corridori davanti a noi e chiudiamo  in 1h 52m e spicci. Non è un gran tempo, ma ci siamo divertiti e soprattutto, goduti la gara. 
Alla fine, dopo il selfie di rito, sono a costretto a scappare perché sono di nuovo in ritardo, ma questa è un'altra storia......

4 commenti:

  1. ah...ecco perchè non ti ho visto nè alla partenza nè all'arrivo...è vero, la 3 comuni è una gara stupenda, e persino il muro mi è sembrato meno "cattivo" di come lo ricordavo...

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  2. Sì, dobbiamo fare un lungo per cui partiamo da Villa con Tonino, facciamo la gara e rientriamo per un totale di 25/26

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