lunedì 14 marzo 2016

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La Roma Ostia è una gara “importante”. Tutti la corrono. Tutti quelli che stanno bene e che sono nelle condizioni di chiudere i 21,097 chilometri che dividono l'Eur dal Lido.  Oltre 10.000 persone, in questa edizione appena passata, hanno tagliato questo traguardo e tutte potrebbero raccontare una storia sul perché si trovavano lì, a faticare su questa lingua d'asfalto. 
E’ una gara che si ama o si odia. A me non fa impazzire… ma non me ne perdo una. Durante la corsa mi capita di soffermarmi sugli atleti che mi circondano. E' un mondo colorato pieno di follie. C’è la ragazza che conosce la posizione di ogni singolo fotografo e si fa trovare pettinata e pronta ad ogni scatto. C’è il signore con la maglietta filosofica tipo “Corro per raggiungere i miei sogni”. C’è quella con le cuffiette che chiude il mondo fuori di sé. C’è Gabriele, con la sua sedia a rotelle pronto ad affrontare la salita del Camping. Ci sarebbero un sacco di storie da raccontare che corrono la Roma Ostia… e poi ci sono io! In continua polemica con me stesso e con i miei risultati. Ebbene si, mi rode! Nella mia testa, non proprio allineata con le gare a tempo, non è molto il risultato finale quello che conta, quanto il modo in cui si arriva ad ottenerlo. 
La mia Roma Ostia 2016 è stata il primo obiettivo dell'era Strong. Seguendo il suo metodo di lavoro ho migliorato tre minuti e mezzo rispetto al mio personale (un botto!). Dovrei quindi essere soddisfatto e invece… manco per niente!! Sarà un difetto (o forse un pregio), ma in cuor mio speravo di far meglio. Non di molto, ma un paio di minuti in meno li avrei graditi e per buona parte della gara ci stavo pure dentro al mio obiettivo, poi… al 16°… tutto si è spento. Ero talmente in difficoltà da credermi al 19° km e di aver quasi finito la mia fatica e invece ero ancora a cinque chilometri dall’arrivo.
Peccato! Peccato perché fino a quel momento le cose andavano bene, avevo un’ottima lettura del mio corpo. Ero decisamente ad un ritmo più veloce delle mie aspettative e lo stavo tenendo bene. Niente malto destrine e forse anche questa politica è da rivedere.
Nei giorni precedenti alla gara avevo avuto delle avvisaglie. Allenamenti “floppati”, interrotti, scarsa continuità… tutte cose che lasciavano presagire al peggio. Continuo a pensare che la resistenza sia il mio punto debole (insieme alla velocità, alla tecnica, etc. etc. :)
Si, è vero, ho comunque migliorato e dovrei essere contento, ma gli ultimi cinque chilometri di questa mezza maratona sono stati i più difficili da quando corro. Sono arrivato solo con la testa, le gambe sono rimaste a Casal Palocco (per gli amici… Palocco).
Adesso non voglio dire che sia tutto andato male... anzi, c'è nella mia prestazione qualcosa di buono. Tanti parziali sotto i 4'15 che mi lasciano soddisfatto, il cazzeggio e la compagnia di un bel gruppo di amici. 
Si, sono incazzato, ma nel mio modo di vedere lo sport questa è indubbiamente una cosa positiva. Non bisogna accontentarsi, mai!
Pescara è sempre più vicina, mancano tre mesi e mi sembra una montagna in lontananza che si avvicina e si fa sempre più grande, un ostacolo insormontabile. 
Il Panda dice che bisogna aumentare il lavoro in bici... credo proprio che ora cominci la salita.




7 commenti:

  1. in pratica abbiamo fatto la stessa gara, per sensazioni ed umore (anche io per la prima volta non ho preso un gel a metà gara...)
    Questa settimana abbiamo scaricato ma comunque ci portiamo dietro i lavori di forza che stiamo facendo in bici...
    per adesso va bene così...

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    1. Allora puoi capirmi...
      Sono fiducioso, ma quando non funziono darei le testate al muro. Andiamo avanti!!
      Prometto che non mi coprirò più :)

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  2. però hai delle belle foto anche tu...all'arrivo con gli amici...:)

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    1. Mi sono lasciato sfuggire la foto con una twin.... e poi dovresti vedere le foto del mio arrivo, sono completamente bollito.

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    2. sono pur sempre 21 km e spicci...o assumi un truccatore di quelli bravi oppure fresco e riposato se corri a 4.15 non ci arriverai mai...altra cosa è l'insoddisfazione, che posso capire, ma è benzina per i mesi che mancano a Pescara...una raccomandazione...non dimenticarti i post sugli allenamenti se no il tuo editor poi cosa mette insieme per la pubblicazione del diario dell'aspirante triatleta???

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  3. Se comincio a raccontare anche degli allenamenti più che un diario diventa un'enciclopedia.... comunque hai ragione e provvederò... promesso

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  4. e per quando ti scoraggi...
    https://www.youtube.com/watch?v=Xh9jAD1ofm4

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