giovedì 8 gennaio 2015

Orange

Strano vedere quel gazebo da fuori. Ero abituato ad arrivare, salutare e poi entrarci dentro per cambiarmi. Piccoli riti e abitudini che dovrò cambiare. Scopro come è facile affezionarsi alle cose oltre che alle persone. Le bandiere ramarre  sventolano alte nel cielo. 
Mi è sembrato un po' come  tornare a quel giorno di ottobre del 2012, a Fiumicino, quando per la prima volta incontrai Sandro e tante altre persone della squadra. Ero emozionato per tutte quelle novità e rimasi piacevolmente colpito per la calorosa accoglienza. 
Sono passati tanti mesi.
Con l'anno nuovo ho deciso di vestire altri colori, ma i ricordi legati a quel verde, mi rimarranno sempre nel cuore.
Tra i vari cambiamenti, il primo di questa stagione, è il mio cambio di categoria. Sono tra gli MM40, una delle categorie più forti probabilmente e non grazie a me di certo.
La "Corri per la Befana" è una gara che mi piace molto, il misto asfalto - sterrato è intrigante, l'unica nota stonata e non festeggiare la Befana con i miei piccoli a casa. 
Mi do appuntamento a Trastevere con Francesco e Claudio per andare insieme sul luogo della gara. Non dico nulla a loro, ma in realtà dentro di me sono un po' emozionato, in fondo si tratta sempre di cominciare qualcosa di nuovo. 
Arrivati in via Lemonia, da lontano, scorgo i vessilli degli Amatori Villa Pamphili e subito dopo il colore arancio del gazebo della Podistica e Solidarietà. Sono uno accanto all'altro, una sorta di passaggio di consegne... l'arancione per un po' sarà casa mia ad ogni gara. 
Saluto i miei compagni di viaggio e valico questo nuovo mondo. 
La prima persona che conosco si chiama Laura. Mi accoglie sorridente e riesco a collegare un viso ad uno dei tanti nomi che ho tormentato via email per gestire la mia iscrizione. Mi dicono che devo fare la foto per il sito (altra novità). 
Sto sulle mie perché in fondo non conosco nessuno. Entro nel gazebo riservato agli uomini (dall'altra parte è unisex) e non c'è nessuno, sono in forte anticipo, ma arrivare tardi al primo giorno di "scuola" mi sembrava brutto.  
Mi cambio con grande calma, cerco di perdere qualche minuto in più, so di essere solo e non saprei cosa fare in attesa di ricongiungermi con gli altri ragazzi della mia ex squadra. 
Nel frattempo arrivano altri Orange. Saluti e presentazioni. 

Esco fuori e comincio a scaldarmi. La nuova canotta mi piace molto. Mi sento comunque onorato ad indossarla. 
Il sole scalda l'aria e mi sento molto più a mio agio mentre comincio a correre in solitaria. Mentre percorro su e giù la strada da dove partirà la gara, ritrovo i miei vecchi compagni di corsa e rimango con loro fino alla partenza, dopo di che ognuno prende la propria strada. La gara come ho già detto, mi piace, riesco anche a dare una limatina al mio personale, ma non è questa la cosa importante della giornata.
Questo è il mio nuovo inizio. Mi piacciono i cambiamenti. Ora non resta che smettere di guardare al passato e pensare al futuro. Ci sono nuovi amici da conoscere e nuove gare da correre.


4 commenti:

  1. promessa mantenuta, grazie del post e come sempre buone nuove avventure!

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  2. Passato, presente e futuro, l'importante è rimanere se stessi e nulla va perduto

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  3. Questa scelta di cambio dei colori mi sa tanto di decisione involontaria. Comunque sia, avrai avuto le tue buone ragioni per farlo e vista la situazione ti faccio un grosso in bocca al lupo! Spero di rincontrarti (il che significherebbe che avrò ricominciato a correre seriamente) per farci due chiacchiere e una foto. Allora tu sarai orange ed io?....

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