martedì 24 novembre 2015

Zero

Ricominciare da zero.
Grandi linee è questo quello che mi ha detto il coach... ebbene si, è l'ennesima nuova esperienza che ho nel mondo dell'endurance... mi sono fatto il coach, che detto così suona mica tanto bene.
Il dubbio di produrre troppo e male o magari di disperdere le mie energie nelle direzioni sbagliate, ce l'ho da tempo, dall'inizio in realtà... da quasi un anno.
Ho deciso quindi di mettermi nelle mani di una persona più competente di me, una sorta di guida che mi dica in quale direzione andare. Mi è piaciuto anche l'approccio con questa persona, poche parole e tanti fatti.
Il primo allenamento nella corsa si è trattato di un semplice 30' facili, in principio ho creduto che si trattasse di un'esagerazione a ritroso, ma poi ho deciso di fidarmi, di rimettermi completamente nelle sue mani. Come andrà non lo so, ma per il momento sono ottimista e soprattutto curioso. I risultati arriveranno, me li sento dentro.
Anche quest'anno si sta chiudendo... un anno strano, difficile e pieno di cambiamenti. E' stato un anno brutto, pieno di mancanze. Certe volte sembra come guardare le gocce d'acqua che scivolano sui vetri durante le giornate di pioggia, metti un dito per trattenere quella lacrima, ma non c'è modo di fermarla, scivolerà a destra o a sinistra per finire la sua corsa alla fine del vetro. Noi siamo così... scivoliamo via.

martedì 10 novembre 2015

#statidanimosufoglidicarta

Francesco Sole

Coccige.... Ergo Sum

Seconda caduta da "cavallo". Banale e stupida come la prima, ma purtroppo con conseguenze nefaste e decisamente più fastidiose. La prima volta che ho assaggiato l'asfalto con la bici me la sono cavata con delle semplici escoriazioni e qualche ferita sulla gamba. Questa volta sono atterrato di coccige... e posso assicurare che fa veramente male. Dopo l'impatto sono rimasto a terra per qualche secondo pensando di essermi rotto tutto, poi, lentamente, mi sono rimesso in piedi e ho ripreso a pedalare. I problemi sono cominciati la sera. Dolore... dolore... dolore. Ghiaccio, antinfiammatori e ciappett' all'aria.
La conseguenza principale di questo infortunio è la mia dipartita alla maratona di Firenze. Non sono molto dispiaciuto per questo, non avevo grandi motivazioni, se non quella di riprendere a correre sul serio fissando un obiettivo, una metà all'orizzonte. Mi mancavano però solo due lunghi e, se come si dice l'appetito vien mangiando.... io mi ero già seduto a tavola. Posso dire di aver centrato comunque il bersaglio, la voglia di correre mi è tornata e soprattutto di correre faticando, senza cercare uscite facili. Ora che il triathlon è fermo (il calendario è chiuso), posso cercare di limare qualche secondo, o minuto, sui miei tempi. Il mio stop è giunto proprio in un momento dove sentivo di stare crescendo, di aver quasi raggiunto uno stato di forma ottimale, peccato! Ora non rimane che rimboccarsi le maniche e ricominciare da dove avevo interrotto... anche se le chiappe mi fanno ancora male.
La lezione l'ho comunque imparata... è meglio rimanere in sella.
...e mettetecela 'na scritta sopra

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