La maratona di Roma è appena passata alle nostre spalle. La maggior parte degli uomini e delle donne che l'hanno corsa in questo momento si staranno riposando (almeno spero), dopo un simile sforzo. Qualche giorno per ricaricare le batterie fisiche e mentali, credo sia indispensabile. Il vuoto lasciato da una gara lunga, da un impegno tanto inseguito e preparato, è enorme. Andiamo verso l'estate e questo è uno dei migliori periodi per correre, ma incredibilmente è anche uno dei periodi che presenta il minor numero di "fatiche" da affrontare. Il periodo autunnale è più adatto alle maratone. Il caldo non aiuta.
Certo però, che adesso non avere un vero obiettivo davanti è difficile. Ovvio che questo non vale per tutti, ci sono persone che tra una maratona e l'altra lasciano passare un meso o poco più. Io non condivido, ma c'è chi lo fa.
Al momento per quanto mi riguarda, potrei dire di navigare a vista. Senza veri obiettivi, nonostante debba ancora affrontare il mio primo triathlon. Lo do quasi per scontato, probabilmente sbaglio, ma vedo uno "sprint" (750 nuoto, 20 km bici, 5 km corsa) come l'equivalente di una 10.000 e quindi non ne sono affascinato, non m'intriga, non mi da quell'idea di "eroico".
Ho voglia di lunghe distanze, di fatica, di sale sulla faccia. Non aver corso Roma è stato un errore, ma ormai è passato.
Scegliere il prossimo obiettivo è la prova più dura da superare. La gara! La prova da ricordare... che sia una maratona, un 70.3 o la traversata dello stretto, insomma qualcosa di difficile.
Dopo di che.... bisognerà inventarsi qualcosa.
Magari mi metto a suonare il piano.